Il Barranchi Trek in un quaderno

Il Barranchi Trek in un quaderno

Fin da piccola sono sempre rimasta affascinata da quelle persone che, sul ciglio della strada, al tavolino di un bar o guardando un panorama, disegnavano o addirittura dipingevano su di un taccuino ciò che i loro occhi stavano ammirando in quel momento. Mi sembrava un modo assolutamente personale e unico di “fissare” nello stesso tempo il particolare che stavano ammirando e le emozioni e i sentimenti che questo evocava dentro di loro.

Mamma insegnava educazione artistica e fin da piccola per me è stato abbastanza naturale muovermi tra pastelli colorati, tempere, colori a olio, tele e cavalletti. Mai, però, avevo pensato di fare qualcosa del genere… Finché l’ anno scorso, alla vigilia d’un altro viaggio,  decisi di portare con me un quaderno, grande quel tanto da poter stare comodamente in borsa. Il resto è venuto da sé…

Pur non disegnando molto bene, l’ idea di tenere un diario di viaggio disegnato (o meglio un “quaderno”!) mi affascina e mi intriga in quanto mi dà la possibilità di osservare con i “miei” occhi le meraviglie dei posti che visito. Spesso, quando altre persone leggono il quaderno, rimangono sorprese nel vederne i disegni: “Ma… quel particolare non l’ avevo notato! Ma davvero c’era quel mosaico? Ma dove l’ hai visto? Io non me ne ero accorta!”

Questo incredibile viaggio a Marettimo si è rivelato come un’esperienza unica nel suo genere: ad agosto, io e Marcello abbiamo contattato Jacopo Merizzi e nel giro di pochi giorni abbiamo prenotato gli aerei e il soggiorno sull’isola con la collaborazione di Vito. Pur avendo già visitato le Egadi, non eravamo mai stati a Marettimo prima, per cui siamo sbarcati sull’isola a cuor leggero e con gli occhi ben aperti, pronti a farci travolgere dalla sua bellezza. In realtà, non eravamo affatto pronti a tanta meraviglia!!! I colori lussureggianti, i profumi intensi, le distese di rosmarino ed erica, il blu turchese e cobalto del mare, il rosa della dolomia dei Barranchi ci hanno letteralmente travolto e hanno riempito i nostri occhi increduli!

E i Barranchi!!! Quale meraviglia della natura!… Siamo rimasti senza parole, la sera del bivacco dinanzi ad un tramonto perfetto e sotto la luna piena che illuminava a giorno il Torrione di San Francesco da Paola. Poi, si sa, con la pancia piena delle leccornie preparateci da Nadia!!!… E devo dire che anche il quaderno riflette tutto questo: da una parte la natura meravigliosa dell’isola, dall’altra il calore e la simpatica dei nostri compagni di viaggio che hanno certamente contribuito a rendere quest’esperienza ancora più magica.

Il quaderno è il mio modo di porre l’ attenzione su ciò che mi colpisce, un particolare che magari per molti passa inosservato per me diventa il modo per ricordarmi un paesaggio, una persona, una situazione, un profumo, un sapore…

Come fosse la rappresentazione concreta e tangibile del mio cuore e della mia anima di viaggiatrice curiosa…

di Donatella Massaro